giovedì 27 settembre 2007

lunedì 24 settembre 2007

analogie

Da: (John Snelling - © copyleft perle.risveglio. net)


Il Buddha evidenziò la natura dinamica dell'esistenza. Ciò si accorda con le idee di alcuni antichi filosofi greci, come Eraclito, che affermò che, «tutto scorre» e «non si può mettere piede due volte nello stesso fiume». Ora, tutto questo suona come ordinario buonsenso; eppure c'è qualcosa nei nostri pensieri ed emozioni che recalcitra all'idea del cambiamento; cerchiamo sempre di spezzettare la dinamica danza del mondo, che è un'unità, in «cose separate», che poi congeliamo nella ghiacciaia del pensiero; ma la danza del mondo ostinatamente si rifiuta di restare spezzettata e congelata: continua a turbinare, cambiando di momento in momento, e si fa beffe di tutti i nostri penosi tentativi di organizzarla e gestirla. Per vivere saggiamente, in armonia col dinamismo del'universo, è essenziale accettare la realtà del cambiamento e dell'impermanenza. La persona saggia, quindi, va avanti senza difficoltà, con un bagaglio leggero, mantenendo la proverbiale «mente aperta» in tutte le situazioni, perché sa che la realtà di domani non sarà la stessa di oggi. Nello stesso modo avrà imparato l'arte divina di lasciar andare, che vuol dire non attaccarsi alle persone, ai beni e alle situazioni, ma, invece, quando viene il momento di separarsi, permettere che ciò avvenga con grazia.

oblò sul mondo: Meditiamo......

oblò sul mondo: Meditiamo......

lunedì 17 settembre 2007

orchidea


Condivido "Ogni giorno può essere l'ultimo, ecco perchè ho deciso di vivere diversamente."letto nel blog oblòsul mondo di emanuela

diversamente si, ma da cosa?

personalmente ho deciso di vivere una vita che abbia senso....... e da questo punto di vista mi accorgo che è da quando ho la consapevolezza di esistere che ricerco questo senso.


Sento di averlo trovato: conoscere e cambiare la mia mente, prendere atto della fortuna di avere un tesoro di tale portata.... e come tutte le fortune, come tutti i patrimoni vanno amministrati, protetti e aumentati.


Se rimango su questa percezione, mi sento così ricca e soddisfatta!!!!!

venerdì 14 settembre 2007

a proposito di aspettative....


da:
[Bhante Henepola Gunaratana - © copyleft perle.risveglio. net]

In meditazione non aspettarti niente. Siediti soltanto dietro e osserva quel che accade. Tratta tutta quanta la faccenda come un esperimento. Assumi un atteggiamento di attivo interesse per la prova in sé, ma non farti distrarre dalle aspettative per i risultati. Anzi, non essere ansioso di ottenere alcun risultato.

giovedì 13 settembre 2007

mercoledì 12 settembre 2007

un altro fardello: il mio

Vi trascrivo una frase di Lodi Gyari (uno dei consiglieri più stretti di Sua Santità)
da "Dalai Lama, La saggezza del perdono" di VictorChan.
Dopo averla letta ho pensato di scrivervi per chiedervi di prendere il fardello del popolo tibetano e farlo un po' vostro, ognuno a suo modo... ognuno col tempo che ha.
«Parlava delle cose di cui si parla sempre: responsabilità universale, compassione, buon cuore. Molte persone volevano anche sapere delTibet. Mi sembrava che non stesse facendo abbastanza per i tibetani.
Ricordo bene la casa dove alloggiavamo, un grande chalet, pieno di belle vetrate. Una mattina presto entrai nella sua stanza. Vide immediatamente che ero agitato, che avevo qualcosa per la testa. (...)Mi chiese: "Che cosa c'è?". Io dissi: "Sua Santità, penso che dovrebbe parlare di più del Tibet.
Questa è un'opportunità straordinaria; abbiamo bisogno di dire al mondo di più sulla sofferenza della nostra gente". Rispose: "Sì, è vero, capisco. In effetti anch'io ho pensato che dovrei parlare di più del Tibet. Ma, sai, molte di queste persone hanno tanti problemi in mente.
Vengono da me con una sorta di falsa speranza che io riuscirò ad alleviare il loro fardello, cosa che non posso fare.
E sento che non ho il diritto di mandarli via con un altro fardello, il mio". Ascoltando queste parole mi vennero le lacrime agli occhi.»